Dopo il successo della prima esperienza a Matera, Alfredo Bartolomeoli tornò alla Grafica di Via Sette Dolori per tenere un nuovo corso in cui la tecnica xilografica e quella calcografica venivano utilizzate insieme per la produzione di un’unica opera. Il lavoro dei partecipanti durante il corso si articolò dunque in due parti: prima veniva incisa con tecnica xilografica la matrice di compensato o di linoleum; in seguito si incidevano le lastre metalliche di zinco o rame, con dei segni che potessero adattarsi con armonia alla xilografia precedentemente eseguita. Quindi si eseguivano diverse prove di stampa per capire se le due incisioni potessero funzionare insieme nel risultato finale. Nell’ambito della xilografia si sperimentò anche l’uso del colore, sotto la guida del maestro Bartolomeoli: si stabilivano il tipo di colore, l’intensità e le modalità di stesura sulla matrice che si potessero adattare nel modo migliore a ciascuna incisione. (I partecipanti compresero che per utilizzare questa tecnica combinata era necessario avere sin dal principio un progetto preciso ed avere ben chiaro l’intero procedimento.) Nelle incisioni finali i rilievi e i colori della xilografia si fondevano e armonizzavano perfettamente con i segni della calcografia, creando dei risultati molto interessanti.