In concomitanza della mostra personale “La manieranera” dei maestri Manno e Rizzelli, tenutasi al Distretto del Mobile imbottito a marzo, fu realizzato un corso su tale tecnica tenuto dai maestri stessi nei laboratori della Grafica di Via Sette Dolori. Il corso rispose all’esigenza di molti associati e artisti esterni all’associazione, di acquisire la tecnica della maniera nera, che molti praticavano in modo empirico. I partecipanti furono numerosi, provenienti da Basilicata e Puglia, da altre regioni italiane e dalla Finlandia. Durante il corso vennero spiegate le basi della tecnica, dall’impugnatura del berceaux, al suo utilizzo con la corretta gestualità. Si apprese inoltre l’importanza della manutenzione e affilatura degli strumenti, necessaria per la formazione della densa struttura di segni tipica della maniera nera. Oltre allo studio della tecnica classica su rame con berceaux, venne mostrata anche l’acquatinta su ferro, tecnica paragonabile come risultato formale alla maniera nera per l’ottenimento di sfumature chiaroscurali. Le due tecniche però sono nettamente differenti, perché la struttura data dall’uso del berceaux forma un incrocio fitto di barbe che permette di ottenere un nero profondo e vellutato, mentre nel secondo caso, la struttura è ottenuta dalla granulosità dell’acquatinta. L’esito del corso fu molto positivo e in seguito una delle partecipanti, Loretta Galvan, propose di organizzare lo stesso corso nella sua casa in Sicilia, a Capo d’Orlando. I maestri Manno e Rizzelli accettarono l’invito e il corso si tenne a luglio dello stesso anno. Qui i corsisti erano tutti alle prime armi, tranne Enzo Napoli, docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo.